Il Medioevo ha saputo consolidare alcune delle invenzioni del mondo antico facendole diventare vere e proprie innovazioni.
Il lungo periodo che va dall'inizio dagli inizi del 500 d.c. alla fine del 1400 risulta pieno di innovazioni tecnologiche soprattutto per quanto riguarda le invenzioni belliche di cui ne parla Vegezio nell'ultimo libro de "Epitoma istitutionum rei militaris" oppure più in là Roberto Valturio nel "De rei militari". Le torri d'assedio elevabili per sollevare i soldati nelle vicinanze della mura da assediare composte da argani e funi ne sono un esempio, bisogna chiarire che questi trattati non parlano di vere e proprie invenzioni tecnologiche ma sono piuttosto uno strumento utilizzato per tramandare i mutamenti delle invenzioni meccaniche. Possiamo affermare che il periodo medioevale può essere inteso come un periodo di miglioramento delle invenzioni già esistenti.
Nella realizzazione delle grandi cattedrali gotiche, in questo stesso periodo, vengono descritti macchinari utilizzati nell'edilizia per sollevare grandi carichi tramite l'uso del sistema vite-madrevite di cui è presente un'illustrazione nell' Album di Villard de Honnecourt, ma essendo di difficile costruzione si preferisce utilizzare argani, sistemi a paranco o semplici leve.
La forza motrice prodotta dal peso
aveva costituito nel Medioevo un esteso campo di studio che gli Scolastici
avevano sviluppato sui testi dell’antichità in un corpo di nozioni teoriche che
andavano sotto il nome di scienza dei pesi, il De ponderibus, e che ebbero una
applicazione pratica nell'architettura già al tempo delle grandi cattedrali. |
| Torri d'assedio elevabili da Vegezio, De re militari immagine presa dal libro "Storia delle macchine", V. Marchis |
Nella realizzazione delle grandi cattedrali gotiche, in questo stesso periodo, vengono descritti macchinari utilizzati nell'edilizia per sollevare grandi carichi tramite l'uso del sistema vite-madrevite di cui è presente un'illustrazione nell' Album di Villard de Honnecourt, ma essendo di difficile costruzione si preferisce utilizzare argani, sistemi a paranco o semplici leve.
Brunelleschi e Santa Maria del Fiore
Brunelleschi intorno al 1420 inventa l'argano a tre velocità per costruire la cupola di Santa Maria del Fiore a Firenze. Si tratta di un macchinario capace non soltanto di sollevare pesi ma anche di posizionare con precisione pesanti blocchi di pietra in fase di chiusura dell'occhio della cupola.
 Argano di Brunelleschi Leonardo da Vinci, codice Atlantico, f.1083v |
Giorgio Agricola nel 1500 descrive l'impianto di sollevamento per miniere che viene considerato come simbolo della nuova ingegneria, si riesce a gestire grandi quantità di energia con piccoli sforzi, azionando due leve si riesce a dirottare l'acqua del canale ad una delle due ruote affiancate e si riesce quindi a invertire il senso di rotazione dell'argano.
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| Impianto di sollevamento per miniere da Agricola, De re metallica immagine presa dal libro "Storia delle macchine", V. Marchis |
Riferimenti:
https://www.artesmechanicae.it/it/tirari-e-alzari/il-libro/
http://www.instoria.it/home/costruzione_cupola_santa_maria_del_fiore_firenze_V.htm
libro "Storia delle macchine", V.Marchis
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